Pronuncia 186/1998
Sentenza
Collegio
, composta dai signori: Presidente: Dott. Renato GRANATA; Giudici : Prof. Giuliano VASSALLI, Prof. Francesco GUIZZI, Prof. Cesare MIRABELLI, Prof. Fernando SANTOSUOSSO, Avv. Massimo VARI, Dott. Cesare RUPERTO, Dott. Riccardo CHIEPPA, Prof. Gustavo ZAGREBELSKY, Prof. Valerio ONIDA, Prof. Carlo MEZZANOTTE, Avv. Fernanda CONTRI, Prof. Guido NEPPI MODONA, Prof. Piero Alberto CAPOTOSTI, Prof. Annibale MARINI,
Epigrafe
ha pronunciato la seguente nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 5 del decreto-legge 15 novembre 1993, n. 453 (Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti), convertito in legge 14 gennaio 1994, n. 19 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 novembre 1993, n. 453, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti), nonchè dell'art. 548 del codice di procedura civile, come richiamato dall'art. 26 del regio decreto 13 agosto 1933, n. 1038 (Approvazione del regolamento di procedura per i giudizi innanzi alla Corte dei conti), promosso con ordinanza emessa il 29 luglio 1996 dal Giudice designato della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Liguria, nel procedimento per sequestro conservativo nei confronti di Ronda Lucia in Smedile, iscritta al n. 1337 del registro ordinanze 1996 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 1, prima serie speciale, dell'anno 1997. Udito nella camera di consiglio del 25 marzo 1998 il Giudice relatore Massimo Vari.
Dispositivo
per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell'art. 5 del decreto-legge 15 novembre 1993, n. 453 (Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti), convertito nella legge 14 gennaio 1994, n. 19 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 novembre 1993, n. 453, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti), nonchè dell'art. 548 del codice di procedura civile, come richiamato dall'articolo 26 del regio decreto 13 agosto 1933, n. 1038 (Approvazione del regolamento di procedura per i giudizi innanzi alla Corte dei conti), sollevata, in riferimento all'art. 24 della Costituzione, dal Giudice designato della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Liguria, con l'ordinanza in epigrafe indicata. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 20 maggio 1998. F.to: Renato GRANATA, Presidente Massimo VARI, Redattore Giuseppe Di Paola, Cancelliere
Relatore: Massimo Vari
Data deposito: Tue May 26 1998 00:00:00 GMT+0000 (Coordinated Universal Time)
Tipologia: O
Presidente: GRANATA
Massime
ORD. 186/98. CORTE DEI CONTI - GIUDIZIO DI RESPONSABILITA' AMMINISTRATIVA PER DANNO MORALE - PROCESSO DI COGNIZIONE PER L'ACCERTAMENTO DELL'OBBLIGO DEL TERZO DEBITORE (NELLA SPECIE; INPDAP, DEBITORE DELL'INDENNITA' DI BUONUSCITA NEI CONFRONTI DEL SOGGETTO CITATO PER DANNO ERARIALE) - MANCATA PREVISIONE DELL'ATTRIBUZIONE DI DETTO ACCERTAMENTO ALLA GIURISDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI E IN PARTICOLARE ALLA COMPETENZA DEL GIUDICE RIMETTENTE - PRETESA INCIDENZA SUL PRINCIPIO DELLA TUTELA GIURISDIZIONALE PER LA LIMITAZIONE DELL'ESERCIZIO DELLA DIFESA DELL'ERARIO - MANIFESTA INAMMISSIBILITA'.
Norme citate
- codice di procedura civile-Art. 548
- decreto-legge-Art. 5
- regio decreto-Art. 26
- legge-Art.