Pronuncia 124/1980

Sentenza

Collegio

composta dai signori: Avv. LEONETTO AMADEI, Presidente - Dott. GIULIO GIONFRIDA - Prof. EDOARDO VOLTERRA - Prof. GUIDO ASTUTI - Dott. MICHELE ROSSANO - Prof. ANTONINO DE STEFANO - Prof. LEOPOLDO ELIA - Prof. GUGLIELMO ROEHRSSEN - Avv. ORONZO REALE - Dott. BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI - Avv. ALBERTO MALAGUGINI - Prof. LIVIO PALADIN - Dott. ARNALDO MACCARONE - Prof. VIRGILIO ANDRIOLI, Giudici,

Epigrafe

ha pronunciato la seguente nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 384, cpv., cod. pen., in relazione all'art. 307, ultimo comma, stesso codice, promosso con ordinanza emessa il 22 maggio 1975 dalla Corte di assise di Venezia nel procedimento penale a carico di Momente' Nadia, iscritta al n. 357 del registro ordinanze 1975 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 268 dell'8 ottobre 1975. Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri; udito nell'udienza pubblica del 30 gennaio 1980 il Giudice relatore Michele Rossano; udito l'avvocato dello Stato Giuseppe Angelini Rota, per il Presidente del Consiglio dei ministri.

Dispositivo

per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art. 384 cpv. cod. pen., in relazione all'art. 307, comma ultimo, stesso codice, proposta dalla Corte di Assise di Venezia, con ordinanza 22 maggio 1975, in riferimento agli artt. 3 e 29 della Costituzione. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 17 luglio 1980. F.to: LEONETTO AMADEI - GIULIO GIONFRIDA - EDOARDO VOLTERRA - GUIDO ASTUTI - MICHELE ROSSANO - ANTONINO DE STEFANO - LEOPOLDO ELIA - GUGLIELMO ROEHRSSEN - ORONZO REALE - BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI - ALBERTO MALAGUGINI - LIVIO PALADIN - ARNALDO MACCARONE - VIRGILIO ANDRIOLI. GIOVANNI VITALE - Cancelliere

Relatore: Michele Rossano

Data deposito:

Tipologia: S

Presidente: AMADEI

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Massime

SENT. 124/80. DELITTI CONTRO L'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA - FALSA TESTIMONIANZA E FALSA PERIZIA - ESIMENTE DI CUI ALL'ART. 384 CPV. C.P. PER I PROSSIMI CONGIUNTI - MANCATA ESTENSIONE AL CONVIVENTE MORE UXORIO - QUESTIONE SOLLEVATA IN UN PROCEDIMENTO PER IMPUTAZIONE DI FAVOREGGIAMENTO PERSONALE - INAPPLICABILITA' DELLA NORMA IMPUGNATA - INAMMISSIBILITA' DELLA QUESTIONE DI LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE.

In un procedimento penale a carico di soggetto imputato del delitto di cui all'art. 378 cod. pen. (favoreggiamento personale) per avere reso false dichiarazioni alla polizia giudiziaria al fine di aiutare il suo convivente more uxorio a sottrarsi alla investigazione dell'autorita`, e` irrilevante la questione di legittimita` costituzionale dell'art. 384 capoverso cod. pen. (nella parte in cui non estende al convivente more uxorio l'esimente ivi prevista per i prossimi congiunti), che concerne i diversi reati di falsa testimonianza e falsa perizia o interpretazione. (Inammissibilita` della questione di legittimita` costituzionale, sollevata in riferimento agli artt. 3 e 29 Cost., dell'art. 384 cpv. cod. pen. in relazione all'art. 307, ult. comma, cod. pen.) - cfr. sent. n. 39/1981