Pronuncia 39/1981

Sentenza

Collegio

composta dai signori: Avv. LEONETTO AMADEI, Presidente - Dott. GIULIO GIONFRIDA - Prof. EDOARDO VOLTERRA - Dott. MICHELE ROSSANO - Prof. ANTONINO DE STEFANO - Prof. LEOPOLDO ELIA - Avv. ORONZO REALE - Dott. BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI - Avv. ALBERTO MALAGUGINI - Prof. LIVIO PALADIN - Dott. ARNALDO MACCARONE - Prof. ANTONIO LA PERGOLA - Prof. VIRGILIO ANDRIOLI - Prof. GIUSEPPE FERRARI, Giudici,

Epigrafe

ha pronunciato la seguente nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 384 cpv. cod. pen. (casi di non punibilità), in relazione all'art. 307, u.p., stesso codice (nozione di prossimi congiunti agli effetti della legge penale) promosso con ordinanza emessa il 19 ottobre 1979 dal tribunale di Macerata nel procedimento penale a carico di Acquas Benvenuta, iscritta al n. 956 del registro ordinanze 1979 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 57 del 1980. Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri; udito nell'udienza pubblica del 10 dicembre 1980 il Giudice relatore Michele Rossano; udito l'avvocato dello Stato Giuseppe Angelini Rota per il Presidente del Consiglio dei ministri.

Dispositivo

per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art. 384 cpv. cod. pen., in relazione all'art. 307, comma ultimo, stesso codice, proposta dal tribunale di Macerata, con ordinanza 19 ottobre 1979, in riferimento agli artt. 3 e 29 della Costituzione. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 26 febbraio 1981. F.to: LEONETTO AMADEI - GIULIO GIONFRIDA - EDOARDO VOLTERRA - MICHELE ROSSANO - ANTONINO DE STEFANO - LEOPOLDO ELIA - ORONZO REALE - BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI - ALBERTO MALAGUGINI - LIVIO PALADIN - ARNALDO MACCARONE - ANTONIO LA PERGOLA - VIRGILIO ANDRIOLI - GIUSEPPE FERRARI. GIOVANNI VITALE - Cancelliere

Relatore: Michele Rossano

Data deposito:

Tipologia: S

Presidente: AMADEI

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Massime

SENT. 39/81. DELITTI CONTRO L'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA - FALSA TESTIMONIANZA E FALSA PERIZIA - ESIMENTE DI CUI ALL'ART. 384 CPV. C.P. PER I PROSSIMI CONGIUNTI - MANCATA ESTENSIONE AL CONVIVENTE MORE UXORIO - QUESTIONE SOLLEVATA IN UN PROCEDIMENTO PER IMPUTAZIONE DI FAVOREGGIAMENTO PERSONALE - INAPPLICABILITA' DELLA NORMA IMPUGNATA - INAMMISSIBILITA' DELLA QUESTIONE DI LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE.

E' inammissibile la questione di legittimita` costituzionale che sia irrilevante per mancata applicabilita` della norma impugnata nel giudizio a quo. In un procedimento penale a carico di soggetto imputato del delitto di cui all'art. 378 cod. pen. (favoreggiamento personale) per avere reso false dichiarazioni alla polizia giudiziaria al fine di aiutare il suo convivente more uxorio a sottrarsi alla investigazione dell'autorita`, e` irrilevante la questione di legittimita` costituzionale dell'art. 384 capoverso cod. pen. (nella parte in cui non estende al convivente more uxorio l'esimente ivi prevista per i prossimi congiunti), che concerne i diversi reati di falsa testimonianza e falsa perizia o interpretazione. (Inammissibilita` della questione di legittimita` costituzionale, sollevata in riferimento agli artt. 3 e 29 Cost., dell'art. 384 cpv. cod. pen. in relazione all'art. 307, ult. comma, cod. pen.) - cfr. sent. 124/1980.