Pronuncia 96/1996

Sentenza

Collegio

composta dai signori: Presidente: avv. Mauro FERRI; Giudici: prof. Luigi MENGONI, prof. Enzo CHELI, dott. Renato GRANATA, prof. Giuliano VASSALLI, prof. Cesare MIRABELLI, prof. Fernando SANTOSUOSSO, avv. Massimo VARI, dott. Cesare RUPERTO, dott. Riccardo CHIEPPA, prof. Gustavo ZAGREBELSKY, prof. Valerio ONIDA, prof. Carlo MEZZANOTTE;

Epigrafe

ha pronunciato la seguente nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 673 del codice di procedura penale, promosso con ordinanza emessa il 1 marzo 1995 dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ascoli Piceno sulla richiesta proposta da Petrarolo Franco, iscritta al n. 229 del registro ordinanze 1995 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 18, prima serie speciale, dell'anno 1995; Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri; Udito nella camera di consiglio del 6 marzo 1996 il Giudice relatore Giuliano Vassalli.

Dispositivo

per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE Ddichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 673 del codice di procedura penale, sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 25 della Costituzione, dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ascoli Piceno con l'ordinanza in epigrafe. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 25 marzo 1996. Il Presidente: Ferri Il redattore: Vassalli Il cancelliere: Di Paola Depositata in cancelleria il 3 aprile 1996. Il direttore della cancelleria: Di Paola

Relatore: Giuliano Vassalli

Data deposito:

Tipologia: S

Presidente: FERRI

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Massime

SENT. 96/96. PROCESSO PENALE - ESECUZIONE - REVOCA DELLA SENTENZA PER ABOLIZIONE DEL REATO - RITENUTA OMESSA PREVISIONE DEL CASO DI REVOCA PARZIALE DELLA STESSA CON CONSEGUENTE RIDETERMINAZIONE DELLA PENA RESIDUA ANCHE IN CASO DI PATTEGGIAMENTO - LESIONE DEI PRINCIPII DI EGUAGLIANZA E NON ULTRATTIVITA' DI FATTISPECIE PENALI ABROGATE - NON FONDATEZZA.

Non e' fondata, con riferimento agli artt. 3 e 25 Cost., la questione di legittimita' costituzionale dell'art. 673 del codice di procedura penale, nella parte in cui non contempla espressamente la revoca delle sentenze di condanna per abrogazione o per dichiarazione di illegittimita' costituzionale della norma incriminatrice nell'ipotesi in cui l''abolitio criminis' non riguardi tutti i fatti per i quali e' stata pronunciata sentenza di condanna o di applicazione delle pene a richiesta delle parti, anche quando questi siano uniti dal vincolo della continuazione. Il presupposto interpretativo dal quale muove il giudice 'a quo' e', infatti, erroneo, in quanto l'art. 673 del codice di procedura penale riguarda anche tali ipotesi. red.: M. Siclari