Articolo 127 - CODICE PROCEDURA CIVILE
Massime della Corte Costituzionale
Testo dell'articolo aggiornato secondo le disposizioni legislative vigenti.
Testo dell'articolo aggiornato secondo le disposizioni legislative vigenti.
Va ribadito che per aversi nel giudizio in via incidentale, una questione di legittimita' costituzionale validamente posta, e' sufficiente che il giudice 'a quo' riconduca alla disposizione contestata un'interpretazione non implausibile della quale egli, a una valutazione compiuta in una fase meramente iniziale del processo, possa fare applicazione nel giudizio principale e sulla quale nutra dubbi non arbitrari di conformita' a determinate norme costituzionali. In base a tali principi e' da escludere nella specie che la questione sollevata, in riferimento agli artt. 76 - in relazione all'art. 2, n. 41, lett. e) - della legge 16 febbraio 1987, n. 81 - e 3 Cost., nei confronti dell'art. 269, comma 2, ultima proposizione, cod. proc. pen., letto nel senso che per la decisione del giudice per le indagini preliminari sulla richiesta di distruzione della documentazione attinente a intercettazioni telefoniche ritenute non necessarie per il procedimento, anche quando la richiesta venga avanzata dal pubblico ministero contestualmente alla istanza di archiviazione, si impone l'applicazione del rito camerale disciplinato dall'art. 127 cod. proc. pen., sia una questione di mera interpretazione come tale sottratta al sindacato della Corte costituzionale. Deve quindi respingersi la eccezione di inammissibilita' formulata in base a tale assunto dall'Avvocatura dello Stato. - S. nn. 117/1994, 51/1992, 64/1991 e 41/1990.