Articolo 115 - COSTITUZIONE

((ARTICOLO ABROGATO DALLA L. COSTITUZIONALE 18 OTTOBRE 2001, N. 3))
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Pronuncia 324/2005Depositata il 26/07/2005

SENT. 324/05 A. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - QUOTE LATTE - DECRETI DEL MINISTRO PER LE POLITICHE AGRICOLE CONCERNENTI REGOLAMENTI DI ATTUAZIONE - RICORSI DELLA REGIONE VENETO - DENUNCIATA LESIONE DELLE PREROGATIVE DELLA REGIONE, DEL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE PER MANCANZA DELLA PRESCRITTA INTESA - SOPRAVVENUTA MODIFICA DELLA LEGISLAZIONE STATALE E ABROGAZIONE DEI DECRETI OGGETTO DEL CONFLITTO - RINUNCIA AI RICORSI PROPOSTI E ACCETTAZIONE DEL GOVERNO - ESTINZIONE DEI GIUDIZI.

Va dichiarata, per rinuncia al ricorso accettata dal Presidente del Consiglio dei ministri, l?estinzione del processo relativo al conflitto di attribuzione proposto dalla Regione Veneto nei confronti dello Stato in relazione ai seguenti decreti del Ministro per le politiche agricole: decreto 17 febbraio 1998, censurato per ritenuta violazione degli artt. 5, 97, 115, 117 e 118 della Costituzione; decreto 21 maggio 1999, n. 159, censurato per ritenuta violazione degli artt. 5, 97, 115, 117, 118 e 119 della Costituzione, del principio di leale collaborazione fra Stato e Regione e dell?art. 2 del decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143; decreto 15 luglio 1999, n. 309 e decreto 10 agosto 1999, n. 310, censurati per ritenuta violazione degli artt. 5, 97, 115, 117, 118 e 119 della Costituzione, nonché del principio di leale collaborazione e dell?art.2 del decreto legislativo 4 giugno 1997, n.143.

Norme citate

  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 3
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 4
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 5, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 5, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 7
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 8
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 3
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 4
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 5
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 3, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 3, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 3, comma 3
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 4, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 4, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 5, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 5, comma 3
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 3
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 3, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 3, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 4, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 4, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 5, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 5, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 2, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 2, comma 3
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 2, comma 4
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 3, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 1
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 2
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 3
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 1, comma 4
  • decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali-Art. 2, comma 1

Parametri costituzionali

Pronuncia 272/2005Depositata il 07/07/2005

SENT. 272/05 F. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - REGIME DELLE QUOTE LATTE - QUOTE INDIVIDUALI ASSEGNATE A CIASCUN PRODUTTORE - SUPERAMENTO - APPLICAZIONE DI UN PRELIEVO SUPPLEMENTARE - RICORSO DELLA REGIONE LOMBARDIA - DEDOTTA MANCANZA DEI PRESUPPOSTI DELLA DECRETAZIONE D?URGENZA, LESIONE DI SFERE DI COMPETENZA COSTITUZIONALMENTE GARANTITE ALLE REGIONI - NON FONDATEZZA DELLA QUESTIONE.

Non è fondata, in relazione agli artt. 3, 5, 77, 97, 115, 117 e 118 Cost., la questione di legittimità costituzionale del decreto-legge n. 411 del 1997, convertito, con modificazioni, nella legge n. 5 del 1998 e del decreto-legge n. 43 del 1999, convertito, con modificazioni, nella legge n. 118 del 1999. Infatti, non sussiste nella specie il denunciato vizio di carenza dei presupposti della decretazione d?urgenza, in quanto la necessità di introdurre nell'ordinamento interno misure regolatrici, volte a dare attuazione agli obblighi comunitari relativi al regime delle quote latte, rende non manifestamente implausibile la valutazione governativa, posta a base degli interventi, in ordine al ricorso alla decretazione d'urgenza. - In tema di dedotta mancanza dei presupposti della decretazione d?urgenza, v. citate sentenze n. 285 e n. 6/2004, n. 16/2002, n. 398/1998, n. 330/1996 e n. 29/1995.

Norme citate

  • decreto-legge-Art.
  • legge-Art.
  • decreto-legge-Art.
  • legge-Art.

Pronuncia 272/2005Depositata il 07/07/2005

SENT. 272/05 G. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - REGIME DELLE QUOTE LATTE - QUOTE INDIVIDUALI ASSEGNATE A CIASCUN PRODUTTORE - SUPERAMENTO - APPLICAZIONE DI UN PRELIEVO SUPPLEMENTARE - RICORSO DELLA REGIONE LOMBARDIA - DEDOTTA MANCANZA DI PREVIA CONSULTAZIONE CON LESIONE DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE, VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DEL PRINCIPIO DI UTILITÀ SOCIALE DELL?INIZIATIVA ECONOMICA PRIVATA, DEI VALORI DELL?ORDINAMENTO COMUNITARIO - NON FONDATEZZA DELLA QUESTIONE.

Non è fondata, in relazione agli artt. 3, 5, 11, 97, 115, 117 e 118 Cost., nonché agli artt. 12 della legge n. 400 del 1988 e 2 del d.lgs. n. 143 del 1997, la questione di legittimità costituzionale del decreto-legge n. 411 del 1997, convertito, con modificazioni, nella legge n. 5 del 1998 e del decreto-legge n. 43 del 1999, convertito, con modificazioni, nella legge n. 118 del 1999. Infatti l?adozione dei decreti legge ovvero delle leggi di conversione non è condizionata dalla necessità dell'intervento della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome. Ciò in quanto non è individuabile un fondamento costituzionale all'obbligo di procedure legislative ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni, dovendo piuttosto lo scrutinio di costituzionalità essere svolto con riferimento alla verifica del rispetto del principio di leale collaborazione in relazione alle singole disposizioni di disciplina della fase di attuazione delle disposizioni stesse. - Sulla insussistenza di un fondamento costituzionale all'obbligo di procedure legislative ispirate alla leale collaborazione tra Stato e Regioni e sulla c.d. ?consultazione successiva?, v. citata sentenza n. 196/2004, punto 27 del 'Considerato in diritto'.

Norme citate

  • legge-Art.
  • decreto-legge-Art.
  • legge-Art.
  • decreto-legge-Art.

Parametri costituzionali

Pronuncia 272/2005Depositata il 07/07/2005

SENT. 272/05 H. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - REGIME DELLE QUOTE LATTE - QUOTE INDIVIDUALI ASSEGNATE A CIASCUN PRODUTTORE - SUPERAMENTO - APPLICAZIONE DI UN PRELIEVO SUPPLEMENTARE - COMMISSIONE GOVERNATIVA DI GARANZIA - RICORSO DELLA REGIONE LOMBARDIA - DENUNCIATA VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE PER MANCATO COINVOLGIMENTO DELLE REGIONI IN MATERIA DI COMPETENZA REGIONALE, LESIONE DEL PRINCIPIO DI EFFICIENZA DELL?AMMINISTRAZIONE - NON FONDATEZZA DELLA QUESTIONE.

Non è fondata, in relazione agli artt. 3, 5, 11, 41, 97, 115, 117 e 118 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell?art. 4-bis del decreto-legge n. 411 del 1997, convertito, con modificazioni, nella legge n. 5 del 1998. Ed invero la disposizione impugnata, sul piano del riparto delle competenze legislative ed amministrative, risponde alla necessità di garantire l'interesse unitario all'accertamento tempestivo sull'intero territorio nazionale della effettiva quantità di latte prodotta e commercializzata nei periodi presi in considerazione per assicurare la corretta esecuzione del regime comunitario delle quote latte. Né sussiste la necessità di un coinvolgimento delle Regioni poiché, da un lato, la composizione della Commissione di garanzia risponde ad evidenti ragioni di ?terzietà?, che stanno poi alla base della scelta, come componenti del predetto organismo collegiale, anche di soggetti già facenti parte della Commissione governativa d'indagine in materia di quote latte (istituita ai sensi dell'art. 7 del decreto-legge n. 11 del 1997); dall'altro, la tipologia delle attività attribuite alla Commissione esclude che possano sussistere interferenze con competenze regionali inerenti allo specifico territorio di riferimento.

Norme citate

  • decreto-legge-Art. 4 BIS
  • legge-Art.

Pronuncia 272/2005Depositata il 07/07/2005

SENT. 272/05 I. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - REGIME DELLE QUOTE LATTE - QUOTE INDIVIDUALI ASSEGNATE A CIASCUN PRODUTTORE - SUPERAMENTO - APPLICAZIONE DI UN PRELIEVO SUPPLEMENTARE - COMMISSIONE MINISTERIALE PER L?ESAME DEI CONTRATTI DI CIRCOLAZIONE DELLE QUOTE LATTE - RICORSO DELLA REGIONE LOMBARDIA - DENUNCIATA RETROATTIVITÀ DELLA DISCIPLINA, LESIONE DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE PER MANCATO COINVOLGIMENTO DELLE REGIONI NELLE ATTIVITÀ DI ACCERTAMENTO, INTERFERENZA CON L?ATTIVITÀ PROGRAMMATORIA REGIONALE E SCONVOLGIMENTO RETROATTIVO DI RAPPORTI DI DIRITTO PRIVATO, LESIONE DEL CANONE DI RAGIONEVOLEZZA E DEL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN MATERIA DI COMPETENZA REGIONALE - NON FONDATEZZA DELLA QUESTIONE.

Non è fondata, in relazione agli artt. 3, 5, 97, 115, 117 e 118 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell?art. 2, comma 2, del decreto-legge n. 411 del 1997, convertito, con modificazioni, nella legge n. 5 del 1998. Sussiste infatti competenza statale in relazione agli accertamenti che investono i contratti di circolazione delle quote latte, in considerazione della presenza di un interesse nazionale sotteso a verifiche, necessariamente unitarie, che attengono, per fini di attuazione della normativa comunitaria, ad istituti che incidono sulle dinamiche della produzione lattiero-casearia. Tale interesse giustifica, altresì, la previsione di controlli 'a posteriori', volti a garantire che la produzione lattiera non superi, in ossequio ai limiti posti a livello comunitario, il quantitativo globale garantito. Peraltro la composizione e la tipologia di attività della Commissione di garanzia di cui all'art. 4 bis dello stesso decreto-legge n. 411 del 1997 escludono la violazione del principio di leale collaborazione (v. massima H). - Sui controlli 'a posteriori' circa il rispetto dei limiti posti a livello comunitario alla produzione lattiera, v. richiamata sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, sez. VI, 25 marzo 2004.

Norme citate

  • decreto-legge-Art. 2, comma 2
  • legge-Art.

Pronuncia 272/2005Depositata il 07/07/2005

SENT. 272/05 L. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - REGIME DELLE QUOTE LATTE - DISCIPLINA DELLA RIPARTIZIONE DELLE QUOTE LATTE CONFLUITE NELLA RISERVA NAZIONALE - RIASSEGNAZIONE DELLE QUOTE AI PRODUTTORI CHE ABBIANO PRECEDENTEMENTE VENDUTO O AFFITTATO LE PROPRIE QUOTE - ESCLUSIONE - RICORSO DELLA REGIONE LOMBARDIA - DENUNCIATA IRRAGIONEVOLEZZA E INTERFERENZA CON L?ATTIVITÀ PROGRAMMATORIA REGIONALE - NON FONDATEZZA DELLE QUESTIONI.

Non sono fondate, in relazione agli artt. 3, 5, 97, 115, 117 e 118 Cost., le questioni di legittimità costituzionale dell?art. 1, commi 21 e 21-bis, del decreto-legge n. 43 del 1999, convertito, con modificazioni, nella legge n. 118 del 1999, i quali nel prevedere la riassegnazione ai produttori delle quote resesi disponibili, demandano alle Regioni di stabilire, in generale, quali debbano essere i criteri di priorità. Nell'effettuare tale scelta, il legislatore statale ha inteso comunque imporre il rispetto di taluni criteri obiettivi, volti a garantire sull'intero territorio nazionale un trattamento uniforme tra tutti i produttori lattierio caseari che abbiano subìto una riduzione della quota di riferimento individuale in attuazione di obblighi comunitari secondo le modalità stabilite dal decreto-legge n. 727 del 1994. Orbene l'esigenza di garantire l'interesse unitario all'assegnazione di quote a soggetti che dimostrano un interesse verificabile all'attività di produzione lattiero casearia è alla base anche della scelta oggettiva di escludere dall'assegnazione di quote i produttori che in precedenza hanno venduto, ovvero affittato, in tutto o in parte, la quota di propria spettanza (art. 21, comma 1 bis). Né può ritenersi necessario un coinvolgimento delle Regioni, trattandosi di previsione e attuazione di criteri non discrezionali che prescindono dalla necessità di valutare eventuali interessi afferenti a specifici ambiti territoriali.

Norme citate

  • decreto-legge-Art. 1, comma 21
  • decreto-legge-Art. 1, comma 21
  • legge-Art.

Pronuncia 272/2005Depositata il 07/07/2005

SENT. 272/05 M. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - REGIME DELLE QUOTE LATTE - ANAGRAFE DEL BESTIAME - SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE BASATO SU UN?UNICA BANCA DATI - RICORSO DELLA REGIONE LOMBARDIA - DENUNCIATA LESIONE DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE IN MATERIA DI COMPETENZA REGIONALE, DEL CANONE DI RAGIONEVOLEZZA E COERENZA, DEL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DELLA FINALITÀ SOCIALE DELL?INIZIATIVA PRIVATA, DEI VALORI DELL?ORDINAMENTO COMUNITARIO - CONVERSIONE IN LEGGE SATISFATTIVA DELLE PRETESE DELLA RICORRENTE E MANCANZA DI ATTUAZIONE 'MEDIO TEMPORE' - CESSAZIONE DELLA MATERIA DEL CONTENDERE.

Va dichiarata la cessazione della materia del contendere riferita all?art. 8, commi 1 e 3, del decreto-legge n. 11 del 1997, in relazione agli artt. 3, 5, 11, 41, 97, 115, 117 e 118 Cost., nonché all?art. 12 della legge n. 400 del 1988 e agli artt. 66 e seguenti del d.P.R. n. 616 del 1977, atteso che la modifica introdotta nel testo risultante dalla legge di conversione n. 81 del 1997 (art. 1, comma 39), in mancanza di attuazione 'medio tempore' della norma contenuta nel decreto-legge, deve ritenersi satisfattiva delle pretese formulate dalla ricorrente. - In tema di cessazione della materia del contendere per modifica legislativa sopravvenuta, v. citate sentenza n. 196/2004 e ordinanza n. 137/2004.

Norme citate

  • decreto-legge-Art. 8, comma 1
  • decreto-legge-Art. 8, comma 3

Parametri costituzionali

Pronuncia 272/2005Depositata il 07/07/2005

SENT. 272/05 N. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - REGIME DELLE QUOTE LATTE - ANAGRAFE DEL BESTIAME - SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE BASATO SU UN?UNICA BANCA DATI - RICORSO DELLA REGIONE LOMBARDIA - DENUNCIATA LESIONE DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE IN MATERIA DI COMPETENZA REGIONALE, LESIONE DEL CANONE DI RAGIONEVOLEZZA E COERENZA, DEL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DELLA FINALITÀ SOCIALE DELL?INIZIATIVA PRIVATA, DEI VALORI DELL?ORDINAMENTO COMUNITARIO - CONVERSIONE IN LEGGE SATISFATTIVA DELLE PRETESE DELLA RICORRENTE - NON FONDATEZZA DELLA QUESTIONE.

Non è fondata, in relazione agli artt. 3, 5, 11, 41, 97, 115, 117 e 118 Cost., nonché all?art. 12 della legge n. 400 del 1988 e agli artt. 66 e seguenti del d.P.R. n. 616 del 1977, la questione di legittimità costituzionale dell?art. 1, commi 36, 37 e 39, del decreto-legge n. 11 del 1997, convertito, con modificazioni, nella legge n. 81 del 1997. Ciò in quanto la modifica introdotta nel testo risultante dalla legge di conversione n. 81 del 1997 (art. 1, comma 39) ? là dove ha stabilito che, ai fini dell'espletamento delle funzioni di rispettiva competenza, non soltanto il Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali, ma anche le Regioni e le Province autonome sono interconnesse attraverso i propri sistemi informativi alla banca dati di cui al comma 36 dello stesso art. 1 ? deve ritenersi satisfattiva delle pretese formulate dalla ricorrente.

Norme citate

  • decreto-legge-Art. 1, comma 36
  • decreto-legge-Art. 1, comma 37
  • decreto-legge-Art. 1, comma 39
  • legge-Art.

Parametri costituzionali

Pronuncia 272/2005Depositata il 07/07/2005

SENT. 272/05 O. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - REGIME DELLE QUOTE LATTE - ANAGRAFE DEL BESTIAME - SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE BASATO SU UN?UNICA BANCA DATI - RICORSO DELLA REGIONE LOMBARDIA - DENUNCIATA LESIONE DEL PRINCIPIO DI LEALE COLLABORAZIONE IN MATERIA DI COMPETENZA REGIONALE, LESIONE DEL CANONE DI RAGIONEVOLEZZA E COERENZA, DEL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DELLA FINALITÀ SOCIALE DELL?INIZIATIVA PRIVATA, DEI VALORI DELL?ORDINAMENTO COMUNITARIO - MANCATA DEDUZIONE DEI MOTIVI DI ILLEGITTIMITÀ, CENSURA DI NORMA INCONFERENTE, CENSURA DI NORMA NON RICOMPRESA NEL DECRETO-LEGGE ORIGINARIO - INAMMISSIBILITÀ DELLE QUESTIONI.

Sono inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell? art. 1, commi 38, 40, 41, 42, 43 e 44 del decreto-legge n. 11 del 1997, convertito, con modificazioni, nella legge n. 81 del 1997, in relazione agli artt. 3, 5, 11, 41, 97, 115, 117 e 118 Cost., nonché all?art. 12 della legge n. 400 del 1988 e agli artt. 66 e seguenti del d.P.R. n. 616 del 1977, dal momento che nel ricorso non vengono addotti specifici motivi di illegittimità, né avendo le suddette disposizioni formato oggetto di censura nelle impugnative concernenti le ?corrispondenti? disposizioni del decreto-legge. A ciò si aggiunga che l'art. 1, comma 38, si riferisce alla Provincia autonoma di Bolzano e alla Regione Valle d'Aosta, già dotate di anagrafe del bestiame, mentre l'art. 1, comma 42, contiene una disposizione non ricompresa nel testo originario del decreto-legge.

Norme citate

  • decreto-legge-Art. 1, comma 38
  • decreto-legge-Art. 1, comma 40
  • decreto-legge-Art. 1, comma 41
  • decreto-legge-Art. 1, comma 42
  • decreto-legge-Art. 1, comma 43
  • decreto-legge-Art. 1, comma 44
  • legge-Art.

Parametri costituzionali

Pronuncia 272/2005Depositata il 07/07/2005

SENT. 272/05 P. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA - REGIME DELLE QUOTE LATTE - FUNZIONI AMMINISTRATIVE ATTRIBUITE ALL?AIMA - AGGIORNAMENTO DEL BOLLETTINO 1997-1998, RISERVA NAZIONALE, COMPENSAZIONE NAZIONALE, PROGRAMMI VOLONTARI DI ABBANDONO - RICORSO DELLA REGIONE LOMBARDIA - DENUNCIATA LESIONE DELLE COMPETENZE REGIONALI, DEL PRINCIPIO DI BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, DELLA FINALITÀ SOCIALE DELL?INIZIATIVA PRIVATA, DEI VALORI DELL?ORDINAMENTO COMUNITARIO - NON FONDATEZZA DELLA QUESTIONE.

Non è fondata, in relazione agli artt. 5, 11, 41, 97, 115, 117 e 118 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell?art. 01, comma 1, del decreto-legge n. 11 del 1997, convertito, con modificazioni, nella legge n. 81 del 1997. Infatti la norma in questione rinviene un idoneo presupposto giustificativo nella necessità di garantire, per esigenze unitarie, una attuazione uniforme e puntuale della normativa comunitaria nell'intero territorio nazionale in settori nevralgici per il corretto funzionamento del complessivo regime delle quote latte. La scelta del legislatore appare non irragionevole e strettamente proporzionata allo scopo perseguito, alla luce, in particolare, della natura dichiaratamente provvisoria della norma in esame: quest'ultima precisa, infatti, che le funzioni amministrative sono attribuite all'AIMA in attesa della riforma organica del settore, che è poi intervenuta con il decreto-legge n. 49 del 2003, convertito nella legge n. 119 del 2003, il cui art. 10, comma 47, lettera i), ha disposto l'abrogazione, tra le altre, della norma impugnata.

Norme citate

  • decreto-legge-Art. ART. 01, comma 1
  • legge-Art.

Testo dell'articolo aggiornato secondo le disposizioni legislative vigenti.