Articolo 261 - CODICE CIVILE
Massime della Corte Costituzionale
Pronuncia 394/2005Depositata il 21/10/2005
Non è fondata, nei sensi indicati in motivazione, la questione di legittimità costituzionale degli artt. 261, 147 e 148, 2643, numero 8, 2652, 2653 e 2657 del codice civile in riferimento agli artt. 3 e 30 della Costituzione. Come il diritto del figlio naturale a non lasciare l?abitazione in seguito alla cessazione della convivenza di fatto fra i genitori non richiede un?apposita previsione, in quanto il diritto all?assegnazione della casa familiare al genitore affidatario di prole naturale può trarsi in via di interpretazione sistematica dalle norme che disciplinano i doveri dei genitori verso i figli, così, anche il diritto del genitore affidatario di prole naturale ? e che non sia titolare di diritti reali o di godimento sull?immobile - ad ottenere la trascrizione del provvedimento di assegnazione non necessita di un?autonoma previsione, dal momento che risponde alla medesima ratio di tutela del minore ed è strumentale a rafforzarne il contenuto: il dovere di mantenere, istruire ed educare i figli e di garantire loro la permanenza nello stesso ambiente in cui hanno vissuto con i genitori deve essere assolto tenendo conto, prima che delle posizioni di terzi, del diritto che alla prole deriva dalla responsabilità genitoriale di cui all?art. 30 della Costituzione. - V., citate, sent. n. 166 del 1998 di infondatezza ?nei sensi di cui in motivazione? della questione di legittimità dell?art. 155, comma 4, cod. civ. nella parte in cui non prevede la possibilità di assegnare la casa familiare al genitore naturale affidatario di minore che non sia titolare di diritti sull?immobile, e la sent. n. 454 del 1989, con cui è stata dichiarata l?illegittimità dell?art. 155, comma 4, cod. civ., nella parte in cui non prevede la trascrizione del provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario della prole.
Norme citate
Parametri costituzionali
Testo dell'articolo aggiornato secondo le disposizioni legislative vigenti.